La scommessa vinta e il marito cornuto

Mi chiamo Luca ed ho cinquanta anni e sono sposato da dieci con Angela che di anni ne ha 37.

La conobbi a una festa, me la presentò un amico dicendomi che era una gran vacca a che mi sarei divertito.

aveva ragione, era davvero vacca ed io non me la lasciai scappare e un anno dopo ci sposammo.

Angela è alta quasi un metro e sessanta, bel fondoschiena e un seno da quarta.

a lei piace vestire in modo molto provocante e questo mi piace. Inoltre è allergica alla biancheria intima…

A lei piace farsi guardare e la eccita che le tette facciano capolino da canottiere e camicette e che le minigonne le coprano a malapena il fondoschiena.

Vivo perennemente eccitato.

Dopo un paio di anni dal matrimonio una sera la porto con me ad una cena aziendale e un mio amico, Mario, mi prende da parte e mi dice che la mia lei è davvero bella e mi chiede se è anche porca, da come veste.

io rispondo che con me lo è e lui ridendo… secondo me se ha l’occasione …

Ride e se ne va.

ci sediamo a tavola e Mario fa in modo di sedersi al suo fianco, dalla parte opposta a me. lei tra noi due.

si mangia, si ride, si beve e si scherza.

Angela si alza per andare al bagno e Mario si siede vicino a me.

Allora, che ne dici di una scommessa?

Quale? Rispondo.

secondo me tua moglie è una porca, scommettiamo che durante il resto della serata si fa toccare da me?

Mario ed io siamo amici da sempre e abbiamo diviso molte donne, accetto la sfida.

era da tempo che immaginavo Angela fare la vacca con altri…

E cosa scommettiamo?

Se si fa mettere una mano tra le cosce tu, me la lasci portare a casa troveremo una scusa.

se invece non si lascia toccare ti lavo l’auto per un anno.

Io rido, – accetto!

Lui rilancia.

Se poi mentre l’accompagno si fa scopare… lasci che io e due miei amici ne fanno la nostra vacca.

Tentenno.

L’eccitazione di saperla vacca è troppo forte. Accetto.

Lei torna. Io ho deciso di favorire la situazione.

Comincio a parlare con Mario scherzando e gli chiedo di passarmi il vino.

lui capisce e nell’allungarmi la bottiglia finge di perdere l’equilibrio e posa una mano sulle cosce di Angela.

lei non fa una piega e continua a sorridere e a parlare.

Lui mi versa da bere e tiene la mano sulla sua coscia e lei apre lentamente le gambe.

Fingo di non vedere e lo vedo accarezzare la sua coscia . poi le spinge la mano tra le gambe e lei le allarga ancora convinta che io non mi accorga di nulla.

so che lei non ha le mutandine e capisco che la mano di lui le arriva alla figa.

poi lui si ritrae e ritrae la mano.

lei lo guarda e ride.

poi si appoggia a me e mi sussurra.

credo di aver bevuto un poco. il porco di Mario mi ha palpato tra le cosce.

il mio cazzo è durissimo.

ti ha dato fastidio? le chiedo sottovoce.

lei sorride, dipende a parlare con lui e vedo che ha le cosce aperte.

penso: sei una vacca!

durante il resto della cena ogni tanto lui le mette la mano sulla coscia e un paio di volte la spinge sotto la gonna corta.

lei mi da occhiate perverse.

Angela prima del dolce va di nuovo in bagno

Devo andare ad asciugarmi tra le cosce, mi sussurra, e ride.

Mario si avvicina.

allora, hai perso a quanto pare.

quando andremo via Franco ( un amico di Mario) ti chiederà di accompagnarlo a casa che ha bevuto e io mi offrirò di accompagnare a casa Angela.

mi fermerò al parchetto vicino alla coop con la scusa di fumare una sigaretta. tu aspetta una ventina di minuti e vieni al parchetto, parcheggia al laghetto e a piedi vieni dove vedi la mia auto…così se te la scopo potrai assistere. se non ci trovi lei ha voluto andare a casa subito e avrò perso io.

finita la cena Franco si avvicina, come da idea di Mario.

mi offro di accompagnarlo a casa ( abita ad un ora dal ristorante)

Mario si offre di accompagnare Angela.

lei mi guarda

io dico che va bene, ci metterò un poco.

parto ma dopo dieci minuti riaccompagno Franco a prendere la sua auto e vado al parchetto.

da lontano vedo l’auto di Mario ferma .

parcheggio dietro una siepe e mi avvicino stando attento a non farmi vedere.

mi fermo a cinque -sei metri dall’auto dietro un cespuglio.

la luce interna è accesa e i finestrini abbassati.

vedo lei con la camicetta aperta e le tette fuori che amoreggia con lui

lui le palpa il seno

poi lui scende e si porta dalla sua parte. apre la portiera e si mette in piedi davanti a lei seduta e le sbatte il cazzo in bocca

lei succhia. vedo benissimo.

sono eccitato e comincio a masturbarmi

poi lui la fa scendere, la fa girare e fuori dall’auto è solo il suo culo

lui le solleva la gonna e comincia a scoparla

lei geme

sei una vacca, le dice.

lei risponde con una decina di si

lui guarda dalla mia erte

adesso voglio sborrarti nel culo

lei risponde di infilarglielo subito e di riempirla che sta per venire

lo vedo puntare il cazzo al culo di Angela e lo vedo spingerlo dentro

poi Mario comincia a incularla con forza

la sento urlare..sta godendo

lui guarda dalla mia parte..

ti vengo nel culo vacca…porta a casa la sborra tuo marito….

lei aura di sbirraglia nel culo e lui viene

anche io vengo e non finisco mai di sborrare.

poi i due si rivestono e ripartono.

arrivo a casa e lei è in piedi che mi aspetta. Mario non c’è.

lei ha le gambe aperte.

toccami il culo, mi dice.

metto la mano tra le sue chiappe e lei spinge fuori la sborra di Mario.

mi sono fatta inculare da Mario!

mi ha detto di portarti la sua sborra.

resto senza parole.

poi lei mi guarda.

mi ha detto della scommessa. hai perso. ora sarò la sua vacca. sua e dei suoi amici. sei contento?

la bacio

sono contento che tu sia una vacca.

e da quel giorno la nostra vita sessuale è cambiata.

 

lo sapevo fin dal primo momento che l’avevo vista. il suo destino era essere una vera vacca.

dopo quella sera con Mario lei si è dimostrata all’altezza delle mie aspettative. l’avevo sposata perché cercavo una donna come lei.

la settimana dopo la cena aziendale Mario mi telefonò. Senti, io e Franco vorremmo scopare Angela in un’area di sosta dell’autostrada, magari coinvolgendo qualche altro cazzo. portala giovedì sera … e mi disse dove portarla e l’orario, le 24.

mi disse che avrei dovuto accompagnarla e farla scendere dall’auto . dovevo parcheggiare vicino alla sua. lei vestita solo con canottiera, minigonna e scarpe con tacco nere.

dissi ad Angela del gioco

lei sorrise.

il giovedì partimmo, lei vestita come richiesto.

le tette gonfiavano la canottiera aderente e la minigonna non le copriva nemmeno il culo.

arrivammo, vidi l’auto di Mario e mi parcheggiai a fianco.

lei mi diede un bacio e scese.

i due scesero. la presero sottobraccio e andarono a sedersi su una panchina in mezzo all’aiuola .

io scesi e mi misi a sedere su una panchina poco distante.

i due cominciarono subito a limonata e a toccarla

le tette schizzarono fuori dalla canottiera

lei si lasciava fare tutto

mi accorsi che si stavano avvicinando due persone. un ragazzotto sui 25 anni e un uomo maturo sui sessanta

i due si fermarono vicino a me

il sessantenne si mise a sedere sulla panchina vicino a me

intanto Angela si era seduta sul cazzo di Mario e se lo scopava.

lui le teneva la gonna sollevata, io e i due presenti le sedavamo il culo

intanto franco si faceta succhiare l’uccello.

il ragazzo si avvicinò e cominciò a masturbarsi

Franco gli fece segno di avvicinarsi , prese la testa di Angela e la chinò sul cazzo del ragazzo. Mentre scopava Mario, lei fece un pompino al ragazzo che venne in sostanza subito. Angela ingoiò tutto e le gambe del ragazzo tremavano dall’emozione.

lei gli risucchiò tutto poi franco gli fece segno di andarsene.

Franco aveva un bel cazzo, sui 22 cm, fece alzare angina e cominciò a scoparsela da dietro, in piedi.

le sue tette ballavano maestose

Angela ebbe un primo orgasmo.

mi voltai verso l’uomo al mio fianco e vidi che si stava masturbando.

aveva un uccello davvero grande

credo sui 24 cm l’impressionante era la circonferenza.

Angela si mise a sedere sul cazzo di Mario e franco si appoggiarono dietro e i due se la stavano scopando davanti a me e allo sconosciuto

dopo una decina di minuti i due fecero inginocchiare Angela e le sborrarono in bocca e sulle tette

poi Mario la prese per i capelli e si avvicinò alla panchina, dove io e lo sconosciuto eravamo seduti.

Adesso siediti sul cazzo di questo signore e fatti inculare dal suo cazzo, disse Mario.

Poi rivolgendosi allo sconosciuto

vuoi incularti la moglie di questo cornuto?

l’uomo mi guarda e in segno di assenso si prese in mano l’uccello e lo puntò dritto per farlo vedere bene ad Angela.

Angela si avvicinò. Si girò. allargò le chiappe e piano si mise il cazzo dello sconosciuto in sedere facendolo scivolare centimetro per centimetro.

Lo sconosciuto la lasciò fare ma appena il suo cazzo fu entrato le disse di cavalcarlo con forza, che aveva voglia di romperle il sedere.

Non se lo fece ripetere Angela

Cominciò a scoparsi quel cazzo. Ero vicino e vedevo il cazzo dell’uomo entra e uscire. sembrava ingrossarsi a ogni colpo.

Intanto Franco e Mario le davano schiaffi sulle tette. schiaffi che le facevano male.

Angela urlava senza nessun ritegno.

i due alternavano schiaffi a tirate di capezzoli.

Intanto lei saliva e scendeva su quel cazzo enorme.

a un certo punto lei cominciò a rantolare e poi cominciò a gridare che godeva e che era una vacca e che le faceva male il culo. incitò l’uomo a sborrare nel suo intestino.

I vecchi mi guardarono e mi disse di prendergli in mano i coglioni e di stringerli che lo faceva sborrare.

mi trovai a stringergli i coglioni e subito dopo lo sentii venire.

sembrava una bestia

emetteva grugniti disumani.

sembrava non smettere mai di sborrare

lei lo incitava

lui mi teneva la mano sui suoi coglioni e me la stringeva.

poi piano tutto tornò alla normalità.

sentivo Angela che tremava dallo sforzo e per l’orgasmo.

quando toglie il cazzo dal sedere tu, tappalo.

mi disse Mario.

Misi la mano sul sedere di Angela.

poi Mario le chiese di alzarsi e di sedersi sopra di me

mi disse di togliere la mano e le ordinò di scaricarmi la sborra dello sconosciuto sul pacco.

sentii caldo, lei stava facendo uscire burro sui miei pantaloni

quando sui alzò ero imbrattato di sborra ovunque.

Poi Mario mi chiese di stendermi nel prato.

fece mettere Angela sopra di me a gambe aperte e le disse di fare la pipì

lei mi pisciò addosso.

da sotto vedevo la figa e il sedere spalancati

adesso vai a casa che sei lurido, i disse Mario.

la accompagniamo a casa noi Angela.

prima che io potesse alzarmi Angela, si mise a sedere sopra la mia faccia e fece uscire in goccio di pipì e l’ultima sborra che aveva in sedere.

vai che ci pensano loro dame… ci vediamo a casa.

Me la riportarono a casa alle cinque del mattino.

Era piena di lividi sulle tette, sul sedere e tra le gambe

mi hanno portato in motel mi hanno legato e punita perché sono una vacca. hanno usato un cazzo di gomma enorme e poi mi hanno scopato e inculato.

alla fine mi hanno costretto a bere la loro sborra fino in fondo

mi fece vedere il sedere.

era aperto più della figa

poi mi disse di guardare le foto sul suo telefono

si vedeva un cazzo di gomma grosso come un braccio . poi si vedeva nel suo sedere.

Puoi una sua foto che piangeva dal dolore,

ha detto che devi leccarmi il sedere

le leccai il culo poi andammo a dormire

mentre lei dormiva mi masturbai su di lei, sulle sue fettone.

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