Il caldo di Settembre

Nel caldo Settembre 2014, io e la mia amica Valeria, trascorriamo interi giorni in piscina, a 5 chilometri da casa. Piero, suo marito, spesso si associa a noi approfittando del suo lavoro da turnista. Quel giorno, Piero mi guardava con occhi arrapati, ed ho capito subito il motivo. Bella stronza la Valeria! Due giorni prima gli ho confidato un’intimità e lo ha subito detto al marito! Due giorni prima, Piero era imbronciato e Valeria lo evitava e lo zittiva ad ogni occasione, alla prima occasione ho chiesto il motivo di questa guerra di nervi. Valeria mi dice che la piscina fà arrapare Piero più del solito, e ad ogni rapporto sessuale lui vuole fargli il culo, ma lei proprio non ci riesce, lui insiste e alla fine Valeria non gli dà nemmeno la figa! Dall’alto della mia esperienza di amante dell’anale, gli insegno alcune regole da seguire, la tecnica per prenderlo nel culo con tutto il piacere. Fatto stà che dopo due giorni, Piero guarda con avidità il mio culo, tutto mi fà pensare che fra loro hanno parlato del mio culo, non perdo tempo e alla prima occasione che siamo sole chiedo: sei riuscita a fare la pace, con i miei consigli? Macchè! Io ci metto tutta la mia buona volontà, ma lui è troppo animale, e poi secondo me è anche troppo grosso per fare quelle porcherie, anzi gli ho detto: ringrazia che Carmela mi ha detto come si fà, altrimenti te lo potevi scordare che ci provavo!! Adesso per farmi ingelosire, si mette a fare lo stronzo, non lo hai notato? Che bella coppia di stronzi – penso tra me e me – loro non son capaci di scopare e in tutto questo adesso passo pure per baldracca. La cosa inizia a turbare la mia natura da esibizionista, agli sguardi di Piero, le mie chiappe iniziano a contrarsi lentamente per poi rilassarsi di colpo, quando mi alzo dalla sdraio, con indifferenza passo vicino a Piero strusciando il mio culo vicino al suo facendolo sobbalzare, ogni tanto scorgo un’accenno di erezione, quando non riesce a trattenersi si tuffa in acqua. Non lo avevo notato prima d’ora, ma Piero sembra avere davvero un bel cazzo! Decido di andare via, mentre m’incammino verso la nostra cabina inizio a pensare che arrivata a casa mi voglio dare una bella smanettata alla fighetta, entro in cabina e chiudo la porta, vedo il bermuda di Piero appeso dietro la porta, una follia invade la mente, avvicino la bocca alla cerniera già aperta e inizio a mimare un bocchino, con la mano mi accarezzo le cosce, poi trovo le sue mutande nella tasca dei pantaloni, inizio ad annusare, sento l’odore del suo cazzo!! In piedi appoggiata al muro inizio a sfregare le mutande sulla mia figa ormai fradicia di umori, il vortice dell’orgasmo mi assale, mi fermo per poi ripartire di nuovo mentre scivolo sulla sedia,allargo le cosce e inizio a frugarmi la figa con quella maledetta mutanda, passano due minuti d’inferno, l’orgasmo arriva impetuoso, il mio corpo è contratto, i gemiti strozzati mi fanno venire il fiatone, il cuore batte a mille, il sudore mischiato agli umori rilascia un’odore inconfondibile, è fatta!! mi abbandono alla sedia, passano pochi istanti e torno in me, soddisfatta e appagata da quell’orgasmo, mi rivesto vado via.

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